L'olio combustibile é una miscela di idrocarburi ottenuta diluendo un residuo ad alta viscosità con un distillato, detto flussante. Nelle raffinerie prive d’impianti di conversione il residuo impiegato è quello da distillazione atmosferica, mentre nelle raffinerie più complesse il residuo può essere di vario tipo, per esempio, da distillazione sotto vuoto, secondo la struttura tecnica degli impianti.
Come flussanti possono essere impiegati tagli di prima distillazione come il cherosene o gasoli ottenuti dall’impianto di cracking.
L’utilizzo prevalente dell'olio combustibile è nella combustione stazionaria per la produzione di vapore per usi industriali o per la generazione d’energia elettrica.
Un altro impiego molto importante è quello nei grandi motori diesel per la propulsione delle navi o per la produzione d’energia elettrica in piccole centrali.
La qualità dell’olio combustibile per usi stazionari è regolamentata a livello nazionale dal DPCM 8 marzo 2002. In tale decreto, l’olio combustibile è classificato in base alla viscosità ed al contenuto di zolfo.
- O.C.D. BTZ 1% INDUSTRIA: olio combustile denso a basso tenore di zolfo, utilizzato soprattutto per l'industria termoelettrica
- O.C.D. 12/13 1% INDUSTRIA: è un olio combustile denso a basso impatto ambientale, utilizzato per forni e per la produzione di energia.
- O.C.D. 12/13 0,3% INDUSTRIA: è un olio combustibile denso a basso tenore di zolfo a norma con tutte le leggi antinquinamento atmosferico.
Può essere impiegato in tutti gli impianti per la trasformazione a livello industriale. - O.C.D. 12/13 0,3% CIVILE: olio combustibile utilizzato per il riscaldamento di acqua e ambienti lavanderie, condomini, piscine e civili abitazioni.
- O.C. FLUIDO 3/5 0,3% INDUSTRIA: si ottiene dalla distillazione del petrolio greggio e viene utilizzato principalmente per la combustione nei motori e nei forni per la produzione di calore per l’industria e anche per la produzione di energia.
- O.C. FLUIDO 3/5 0,3% CIVILE: è un olio combustibile utilizzato per il riscaldamento